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JUVENTUS-PARMA 2-0
RETI:
Lichtsteiner 9’ st, Pirlo 13’  st
JUVENTUS Storari; Bonucci, Marrone, Barzagli; Lichtsteiner (33’ st Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco (42’ st De Ceglie), Vucinic (34’ st Matri). A disposizione: Leali, Branescu, Masi, Chiellini, Pogba, Giaccherini, Quagliarella, Boakye. Allenatore: Conte, in panchina Carrera.
PARMA Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi (36’ st Pellè), Acquah (13’ st Ninis) , Parolo, Valdes, Gobbi; Pabon (13’ st Belfodil), Biabiany. A disposizione: Pavarini, Bazja, Fideleff, Benalouane, Morrone, Musacci, Modesto. Allenatore: Donadoni.
ARBITRO: Romeo

ASSISTENTI: Petrella, De Luca

QUARTO UFFICIALE: Marzaloni ARBITRI D’AREA: Russo, Ciampi
AMMONITI: 4’ pt Biabiany, 11’ pt Giovinco, 25’ pt Acquah, 33’ pt Mirante, 12’ st Lucarelli, 22’ st Paletta, 28’ st Valdes

 

 

 

Un anno fa, Lichtsteiner e Pirlo si dividevano il merito del primo gol del campionato bianconero, siglato dal terzino su perfetto assist del regista. A quello però ne erano seguiti altri tre e, evidentemente, i due avevano visto un po’ sminuita la loro impresa. Oggi allora hanno alzato la posta e sono diventati protagonisti dell’intero risultato, siglando una rete a testa. Si può anche non credere alla cabala, ma il fatto che sia stato ancora lo svizzero ad aprire le danze, potrebbe anche essere interpretato come un bel segno del destino.
O quanto meno come una rassicurazione, visto che, sempre per gli scaramantici, il primo segnale della serata era stato tutt’altro che incoraggiante: dopo giorni di afa infatti, su Torino era  arrivato“Beatrice”, il famigerato uragano, sceso sul campo dello Juventus Stadium prima delle due squadre, con inaudita violenza. Un nubifragio come non si vedeva da tempo. Il Parma inizia il riscaldamento sotto la tempesta, poi esce dagli spogliatoi la Juve. E, quasi per rispetto verso i Campioni d’Italia, dopo pochi minuti, la pioggia cessa. Le pozze in campo sono ben visibili anche dalla tribuna, ma il terreno dello Juventus Stadium si dimostra ancora una volta all’altezza del resto dell’impianto e, ancor prima del calcio d’inizio, assorbe incredibilmente tutta l’acqua caduta. Si può giocare. E allora, che il campionato abbia inizio!

Tra i bianconeri, con Lucio infortunato e Chiellini appena recuperato, è Marrone a giostrare al centro della difesa. Davanti a lui, nel centrocampo a cinque, Pirlo è il solito faro tra Vidal e Marchisio, con Lichtsteiner e Asamoah pronti ad attaccare le fasce. In avanti, al fianco di Vucinic, spazio all’ex Giovinco.
Il Parma è squadra giovane e sfrontata e con la velocità di Biabiany e Pabon prova a impensierire la Juve. In difesa, pressando i portatori di palla e mantenendo compatti i reparti gli emiliani chiudono bene gli spazi e si deve allora cercare di colpire con i calci piazzati. Al 18’ Pirlo pennella per Vucinic, ma il colpo di testa termina alto.

Asamoah è tra i più pimpanti, recupera valanghe di palloni e veste anche i panni dell’uomo assist, pescando Vucinic a centro area, ma il montenegrino non controlla. La Juve comunque cresce e, quando spinge sull’acceleratore, l’occasione per passare arriva: Bonucci cerca in area Vucinic, che viene anticipato, ma sul pallone arriva Lichtsteiner, atterrato da Mirante in uscita. E’ rigore, che Vidal però non trasforma, facendosi parare il destro dal portiere emiliano.

Invece di demoralizzarsi i bianconeri raddoppiano gli sforzi, Vucinic comincia a inventare, la squadra alza il baricentro e il Parma supera la metà campo sempre più di rado. Giovinco si fa apprezzare per uno spunto al limite dell’area, concluso con un sinistro troppo centrale. E’ invece alto di un soffio il tiro cross di Vucinic al secondo minuto di recupero del primo tempo, che si chiude a reti bianche e con qualche rammarico.
La ripresa mostra una Juve più determinata già dalle prime battute. Asamoah calcia per due volte dall’interno dell’area di rigore, ma nel primo caso colpisce involontariamente Giovinco, nel secondo angola troppo, Vidal arriva sul pallone, ma non riesce a deviare in porta, spedendo sull’esterno della rete.

Il cileno mette poi in movimento Vucinic che spara su Mirante in uscita. Sembra ben indirizzato il destro di Marchisio, ma Zaccardo fa “muro” e devia in angolo. Tutto questo accade nei primi otto minuti, che somigliano tanto a un assedio. Il gol insomma è nell’aria e arriva puntuale al 9’: Asamoah, ancora lui, sfonda sulla sinistra e crossa teso nell’area piccola per l’accorrente Lichtsteiner che da due passi spedisce in rete. Come lo scorso anno, alla prima nello Juventus Stadium, sempre contro il Parma, è lo svizzero ad aprire le danze. E come lo scorso anno la Juve prende il largo: Vidal viene steso al limite dell’area da Lucarelli e Pirlo batte una punizione maligna, a pelo d’erba, che viene bloccata da Mirante, ma oltre la linea di porta. Ed ecco il primo significativo intervento del campionato dei giudici d’area: il signor Romeo non vede il gol, il suo assistente sì e si riparte da 2-0.

Il terzo gol potrebbe arrivare al 23’, quando Giovinco taglia l’area in orizzontale e riceve il suggerimento di Vidal, ma calcia sull’esterno della rete. Per mezz’ora il Parma non si vede più. Poi Biabiany prende tempo e pallone a Bonucci, arriva sul fondo e serve Belfodil, anticipato da Barzagli nell’area piccola.
Bonucci si rifà poco dopo, quando chiude con perfetta scelta di tempo su Valdes, lanciato in contropiede. Carrera opera i primi cambi, con Padoin e Matri in campo al posto di Lichtsteiner e Vucinic, che escono tra applausi scroscianti. Applausi ne merita anche Storari, per qualche brillante intervento nel finale, che permette alla Juve di respingere la reazione di orgoglio del Parma di chiudere la prima uscita con la rete inviolata.

Applausi, infine, li merita tutta la squadra, giocatori e staff tecnico e Conte in testa. Ha seguito i suoi ragazzi dalla tribuna, ma per come li sta allenando ogni giorno, la sua presenza in campo è  palpabile, dal primo minuto...fino alla fine.

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