SUPERCOPPA ITALIANA: JUVENTUS-LAZIO 4-0

RETI: Pogba 23’ pt, Chiellini 7’ st, Lichtstiner 9’ st,  Tevez12’ st

JUVENTUS Buffon; Barzagli (31’ st Caceres), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (38’ st Ogbonna), Vidal, Pirlo, Marchisio (21’ pt Pogba), Asamoah; Tevez, Vucinic. A disposizione: Storari,  De Ceglie, Isla, Marrone, Padoin, Giovinco, Llorente, Matri, Quagliarella. Allenatore: Conte

LAZIO Marchetti; Cavanda, Biava, Dias, Radu (12’ st Ederson); Biglia, Ledesma (12’ st Floccari); Candreva, Hernanes(25’ st Onazi), Lulic; Klose. A disposizione: Bizzarri, Strakosha, Ciani, Cana, Novaretti, Gonzalez, Crecco, Kozak, Rozzi. Allenatore: Petkovic.

ARBITRO: Rocchi ASSISTENTI: Di Liberatore, Cariolato QUARTO UFFICIALE: Mazzoleni ARBITRI D’AREA: Banti, Damato

AMMONITI: 31’pt  Hernanes, 43’ pt Barzagli, 14’ st Dias

Un inno alla Juve, all’acume tattico di Conte, allo strapotere dei Campioni d’Italia. Un inno che si alza altissimo nel cielo di Roma e copre tutte le parole che si erano sprecate dopo le amichevoli estive. Questo è stata la finale di Supercoppa contro la Lazio, che ha ricordato a tutti una sola cosa, la più importante: la storia si scrive vincendo le partite che contano.  E questa sera, all’Olimpico, la Juve ne ha scritta una nuova, memorabile pagina, annichilendo gli avversari e dando una impressionante dimostrazione di superiorità, dall’inizio alla fine.

Il primo tiro in porta è di Ledesma, ma è centrale e Buffon blocca senza problemi. Quindi, già dal   capovolgimento di fronte si capisce che ci sarà  da divertirsi, quando Tevez inventa per Vucinic che scarica la fiondata oltre l’incrocio.

L’Apache si muove tra la linea dei centrocampisti e il montenegrino e le sue intuizioni regalano vivacità all’attacco. Più di tutto però è la solidità dei bianconeri a impressionare: la Lazio non è rinunciataria, ma la Juve è d’acciaio.

Dopo venti minuti Conte deve rinunciare a Marchisio e inserisce Pogba. Il cambio non sposta gli equilibri, anzi, dopo neanche tre minuti, al primo pallone toccato, il francese piazza la sua firma sul vantaggio bianconero. Pirlo batte una punizione dai trenta metri servendo a sorpresa Lichtsteiner sulla destra. Il cross basso dello svizzero è deviato da Radu, ma termina comunque sui piedi del centrocampista. La veronica è istintiva e il sinistro fulmina Marchetti.

La rabbia della Lazio è tutta nella sventola di Radu, deviata in angolo da Buffon con un gran colpo di reni, ma per il resto la Juve controlla senza patemi, fino alla fine del primo tempo.

Quando inizia la ripresa, la gara è comunque ancora in equilibrio. Rimarrà così ancora per poco.

7’: la Lazio batte malamente un angolo, Pirlo imposta il contropiede lanciando Lichtsteiner che entra in area dalla destra e tocca in mezzo per Chiellini, che deve solo appoggiare in rete.

9’: Lichtsteiner parte dalla destra, si accentra e scambia con Vucinic. Il colpo di tacco è una magia che libera lo svizzero a tu per tu con Marchetti e il morbido appoggio vale il 3-0

12’: Ancora Lichtsteiner impegna Marchetti che respinge verso Pogba e ribatte anche il colpo di testa del francese. E’ ancora il centrocampista però ad arrivare per primo sul pallone e a toccare indietro per Tevez, che piazza il poker a fil di palo.

Cinque minuti. Non ne servono di più ai Campioni d’Italia per chiudere la partita. L’ultima mezz’ora è una formalità, e la Juve potrebbe anche rimpinguare il bottino con una girata volante di Tevez, alta di poco. Candreva prova a rendere meno imbarazzante il punteggio con due siluri dalla distanza neutralizzati da Buffon, e con un cross per la testa di Klose, che gira a lato.

Il portierone bianconero sbarra ancora la strada all’attaccante tedesco e al destro di Ederson, meritandosi la diaria anche in una partita senza più storia. Finisce in trionfo, con la sesta Supercoppa in bacheca e con i tifosi bianconeri in delirio. E’ solo la prima partita ufficiale della stagione, ma la Juve ricomincia da dove aveva finito: vincendo. E festeggiando.

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