2018 11 07 juve manutd 1 2

JUVENTUS-MANCHESTER UNITED 1-2

RETI: Ronaldo 20' st, Mata 41' st, Alex Sandro (aut.) 45' st

JUVENTUS

Szczesny; De Sciglio (37' st Barzagli), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (16' st Matuidi), Pjanic, Bentancur; Cuadrado (47' st Mandzukic), Dybala, Cristiano Ronaldo
A disposizione: Perin, Cancelo, Benatia, Rugani
Allenatore: Allegri

MANCHESTER UNITED
De Gea; Young, Lindelof, Smalling, Shaw; Herrera (34' st Mata), Matic, Pogba; Lingard (25' st Rashford), Sanchez (34' st Fellaini), Martial
A disposizione: Romero, Bailly, Darmian, Fred
Allenatore: Mourinho

ARBITRO: Haţegan (ROU)
ASSISTENTI: Șovre (ROU), Gheorghe (ROU)
QUARTO UFFICIALE: Ghinguleac (ROU)
ARBITRI D'AREA: Petrescu (ROU), Colţescu (ROU)

AMMONITI: 12' pt Matic, 11' st Alex Sandro, 30' st Dybala, 30' st Herrera, 50' st Martial

La lezione è chiara e potrà tornare utile in futuro: la Champions non permette distrazioni e men che meno consente di sprecare troppe occasioni, altrimenti punisce senza pietà. La Juve l'ha imparata a proprie spese contro il Manchester e dopo averlo non solo dominato, ma a tratti anche annichilito, incassa la prima sconfitta stagionale con un ribaltone negli ultimi minuti che rende vano il meraviglioso gol di Ronaldo.

Peccato davvero perché se rispetto all'Old Trafford ci sono due novità in formazione, De Sciglio e Khedira al posto di Cancelo e Matuidi, la sicurezza con cui la Juve affronta la gara è la stessa mostrata in Inghilterra. Bentancur ne è l'emblema per come inizia la partita con il piglio del leader, arrivando subito al tiro, producendosi poi in un affondo sulla sinistra e, naturalmente, recuperando la solita mole di palloni. Nelle notti di Champions, ancor più del solito, gli occhi di tutti cercano Ronaldo e il portoghese cerca di ripagare l'attenzione con una sventola da trenta metri a lato e con un'intelligente sponda di testa per Khedira, leggermente corta. I bianconeri sono in pieno controllo del match e per vedere un'azione significativa del Manchester si deve aspettare la mezz'ora, quando Matic lancia in area Sanchez che non arriva sul pallone per un soffio, con Szczesny che controlla la traiettoria. Ben più pericolosi il contropiede concluso da Khedira con un destro centrale, il cross di Cuadrado che, deviato dal Matic costringe De Gea a una respinta non semplice e, soprattutto, il traversone di Ronaldo e la girata di prima intenzione di Khedira che scheggia il palo esterno.
La ripresa si apre con un altro legno: la traversa centrata da Dybala al quinto con un delizioso sinistro a giro sul quale De Gea non sarebbe mai potuto arrivare. Al quarto d'ora Allegri richiama Khedira e inserisce Matuidi e la Juve continua a comandare il gioco, ma è difficile sfondare il muro inglese. Meglio scavalcarlo allora: se ne incarica Bonucci al 20' con un lancio di 40 metri che atterra preciso sul destro di Ronaldo. E con un invito del genere CR7 sfodera un capolavoro, calciando al volo con violenza e precisione e infilando il pallone sotto la traversa.
Se i bianconeri erano già padroni del gioco prima del vantaggio, ora hanno anche l'entusiasmo dalla loro parte e sfiorano immediatamente il raddoppio con il destro di Pjanic che De Gea riesce a togliere dall'angolino. Cuadrado regala al bosniaco a un'altra ottima occasione, ma la mira è sbagliata e anche il colombiano, poco dopo,calcia alto l'invito di Ronaldo. Il punteggio insomma meriterebbe di essere ben più corposo e invece, come spesso accade in questi casi, a forza di sprecare occasioni si viene puniti. I Red Devils negli ultimi minuti producono più di quanto fatto in tutta la partita: Martial prima sfiora il palo da fuori area, poi impegna Szczesny con una discesa sulla sinistra e un cross velenoso, quindi è Mata a confezionare il pareggio, disegnando una punizione perfetta. Basterebbe già questo a mordersi le mani, ma quattro minuti dopo accade l'incredibile: Pogba batte una punizione dalla tre quarti sinistra, il pallone arriva sul secondo palo dove un rimpallo tra Bonucci e Alex Sandro causa il più clamoroso degli autogol. E la più crudele e ingiusta delle beffe. I bianconeri potranno certificare ancora agevolmente la qualificazione agli ottavi con una vittoria nelle prossime due partite contro Valencia e Young Boys, anche se dovranno probabilmente lottare fino all'ultimo match per vincere il girone. Ma ora i calcoli lasciano il posto al rammarico, perché raramente si assiste ad una gara dominata e persa in questo modo.

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