2019 03 30 match juve empoli 1 0

JUVENTUS-EMPOLI 1-0

RETI: Kean 27' st

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Rugani, Chiellini, Alex Sandro (16' st Spinazzola); Can, Bentancur, Pjanic, Matuidi (24' st Kean); Mandzukic, Bernardeschi (39' st Caceres)
A disposizione: Pinsoglio, Perin, De Sciglio, Bonucci, Nicolussi Caviglia
Allenatore: Allegri

EMPOLI

Dragowski; Veseli, Maietta (35' st Pasqual), Dell'Orco; Di Lorenzo, Bennacer, Traoré, Krunic (35' st Acquah), Pajac (35' st Ucan); Caputo, Farias
A disposizione: Perucchini, Provedel, Antonelli, Nikolaou, Brighi, Capezzi, Oberlin
Allenatore: Andreazzoli

ARBITRO: La Penna
ASSISTENTI: Posado, Prenna
QUARTO UFFICIALE: Massimi
VAR: Banti, Vuoto



Alla Juve basta un tempo, il secondo, per superare l'Empoli e compiere un altro passo verso lo scudetto, mentre a Kean bastano tre minuti per timbrare la rete che decide la gara e che conferma ancora una volta il suo innato fiuto del gol. I bianconeri giocano una prima metà di gara tutt'altro che brillante, ma quando tornano in campo dopo l'intervallo paiono trasformati e ribaltano completamente l'andamento di un match che, fino a quel momento, aveva visto gli ospiti protagonisti.

INIZIO AL RALLENTATORE
Può forse aver contribuito all'inizio stentato perdere Dybala durante il riscaldamento per un problema muscolare: Allegri deve ridisegnare la squadra con Bentancur al posto dell'argentino e dal 4-3-3 con cui avrebbe voluto iniziare il match, passa un 4-4-2 in cui Emre Can e Matuidi presidiano le fasce e Bernardeschi e Mandzukic formano la coppia d'attacco. I primi minuti sono sonnacchiosi, perché la Juve sbaglia troppo in fase di impostazione, mentre l'Empoli è animato da maggiore agonismo, con il passare del tempo prende coraggio e nell'area bianconera piove qualche traversone insidioso, anche se non adeguatamente sfruttato. Poco dopo il 20 arriva anche un brivido, quando il rasoterra dal limite di Krunic sfiora il palo.

EMPOLI PIÙ PIMPANTE
La Juve si vede alla mezz'ora, quando Matuidi pesca Mandzukic libero di incornare da ottima posizione. Il croato incrocia il colpo di testa, ma Dragowski ha un ottimo riflesso e riesce a intercettare. Krunic ci riprova, sempre dalla stessa posizione, e anche questa volta manda a lato di un soffio, certificando però la supremazia degli ospiti, sottolineata anche dai numeri che, alla fine del primo tempo, vedono sei tiri dell'Empoli contro i tre della Juve e il 58% di possesso palla a favore dei toscani.

LA JUVE CAMBIA PASSO
Inutile dire che serve un cambio di passo e lo impone subito Bernardeschi, con un sinistro da venti metri che Dragowski mette in angolo. Il fantasista scheggia anche la traversa con una deviazione volante su assist di Alex Sandro, confermando che la musica è cambiata. Matuidi arriva a colpire di testa mettendo alto di poco e ancora Bernardeschi sfiora l'incrocio con una sventola dal limite.

KEAN, TRE MINUTI E GOL
Allegri cambia modulo, passando alla difesa a tre, con Emre Can arretrato al fianco di Rugani e Chiellini, quindi al 16' opera la prima sostituzione inserendo Spinazzola per Alex Sandro, mentre al 24' tocca a Kean, dentro al posto di Matuidi. Ora i tiri della Juve sono 12, mentre l'Empoli non si affaccia più dalle parti di Szczesny. E una volta ristabilita la doverosa supremazia, è il momento di colpire: tre minuti dopo il suo ingresso in campo Kean riceve una perfetta sponda di Mandzukic appena dentro l'area e spara il destro di contro balzo alle spalle di Dragowski.

TRE PUNTI D'ORO
Moise ha anche un'occasione d'oro per raddoppiare poco dopo la mezz'ora, quando Pjanic recupera un pallone sulla tre quarti e lo lancia indisturbato verso la porta. Il sinistro è angolato, ma Dragowski ci arriva la difesa chiude su Mandzukic in agguato. Per gli ultimi minuti Allegri cambia Bernardeschi con Caceres e torna al 4-4-2 e la Juve controlla agevolmente il gioco fino al fischio finale, ottenendo una vittoria preziosa. Ne servono altre quattro per scrivere ancora una volta la storia.




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