2018 12 15 torino juventus 0 1

TORINO-JUVENTUS 0-1
RETI: Ronaldo rig. 25' st

TORINO
Sirigu (20' pt Ichazo); N'Koulou. Izzo, Djidji; Aina (40' st Berenguer), Baselli, Meité, Rincon, Ansaldi (31' st Parigini); Zaza, Belotti
A disposizione: Rosati, De Silvestri, Bremer, Moretti, Lukic, Soriano, Damascan, Edera, Iago Falque
Allenatore: Mazzarri.

JUVENTUS
Perin; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Can, Pjanic, Matuidi; Dybala; Mandzukic, Ronaldo
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Benatia, Rugani, Spinazzola, Bernardeschi, Douglas Costa, Kean
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Guida
ASSISTENTI: Preti, Costanzo
QUARTO UFFICIALE: Marinelli
VAR: Mazzoleni, Paganessi
AMMONITI: 27' pt Zaza, 3' st Pjanic, 6' st Emre Can, 25' st Ronaldo, 27' st Ansaldi, 47' st Perin

 

Un Derby brutto, confuso, con poco spettacolo e ancor meno occasioni. Ma proprio per questo vero, sanguigno, dal sapore antico. La Juve lo fa suo grazie a un rigore di Cristiano Ronaldo e a una maggiore esperienza e con il gol numero 5.000 siglato in serie A nella sua storia centra il 15° successo su 16 gare di campionato. Semplicemente mostruosa.
Derby brutto si diceva, e in effetti deve passare un quarto d'ora per vedere la prima palla gol, e sarà una delle poche: Ronaldo ha il pallone buono sul destro, lo calcia al volo e Sirigu si distende per deviare in angolo. Qualche minuto prima il portiere era entrato in contatto con Emre Can subendo un colpo alla schiena e al 20' è costretto a lasciare il posto a Ichazo. È una partitaccia, che offre solo corsa e agonismo, un copione che non favorisce certo la squadra più tecnica e che permette al Toro di controllare il gioco più di quanto si potesse pensare. I bianconeri si fanno trascinare dal caos, la manovra ne risente, manca di precisione e lucidità e così l'unica altra occasione del primo tempo è colpo di tacco di Chiellini, che devia tra le braccia di Ichazo l'angolo di Dybala.
L'assist della Joya e il sinistro a lato di Matuidi aprono la ripresa. Il Toro punta sulle accelerazioni di Belotti, che fa spendere due gialli a Pjanic e e Emre Can e cerca la porta con un destro dai venti metri, deviato in angolo. La Juve ci prova con il cross rasoterra di Alex Sandro per Matuidi, anticipato da Ichazo, quindi con lo spiovente di Ronaldo e la sponda di Mandzukic per l'inserimento di Dybala, anche lui chiuso al momento della battuta. Con il passare dei minuti il Toro abbassa il ritmo e i bianconeri iniziano a prendere possesso del campo. La gara è spigolosa e di occasioni non se ne vedono molte, bisogna lottare per procurarsele. È quanto fa Mandzukic quando corre come un matto per arrivare sul retropassaggio avventato di Zaza e viene steso dal tackle di Ichazo: è rigore e Ronaldo infila dal dischetto, nonostante l'estremo, infruttuoso tentativo del portiere granata che tocca il pallone, senza riuscire a evitare il cinquemillesimo gol bianconero in serie A. Tre minuti dopo Mandzukic chiuderebbe la partita sparando il rete l'assist di Pjanic, ma il fuorigioco di Ronaldo sulla punizione del bosniaco vanifica l'azione. Basta comunque il minimo scarto, perché la Juve adesso è padrona del gioco, tiene palla, gestisce il tempo, non rischia più nulla e porta a casa tre punti d'oro. Torino è ancora una volta bianconera.

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