FIORENTINA-JUVENTUS 0-3
RETI: Bentancur 31' pt Chiellini 24' st, Ronaldo rig. 34' st
FIORENTINA
Lafont; Milenkovic, Pezzella, Hugo, Biraghi; Benassi (20' st Pjaca), Veretout, Edmilson; Chiesa, Simeone, Gerson (35' st Thereau)
A disposizione: Dragowski, Sottil, Laurini, Ceccherini, Dabo, Hancko, Norgaard, Eysseric, Mirallas, Vlahovic
Allenatore: Pioli
JUVENTUS
Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Cancelo; Cuadrado (39' st Douglas Costa), Bentancur, Matuidi; Dybala, Mandzukic (43' st Kean), Ronaldo (35' st Bernardeschi)
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Benatia, Barzagli, Spinazzola, Pjanic
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Orsato
ASSISTENTI: Manganelli, Schenone
QUARTO UFFICIALE: Pasqua
ARBITRI D'AREA: Massa, Tegoni
AMMONITI: 11' pt Mandzukic, 44' pt Edmilson, 5' st Bentancur, 6' st Hugo, 19' st Milenkovic, 27' st Pezzella, 34' st Ronaldo, 43' st Thereau, 46' st Veretout
Bentancur, Chiellini e Ronaldo stendono la Fiorentina e firmano un successo rotondo, ma per nulla scontato contro un avversario preparato e motivato come la squadra viola, che in più di un'occasione cerca di ribaltare i valori in campo, dando vita a una gara bella e combattuta almeno fino a metà ripresa. Uno spettacolo che non avrebbe meritato un prologo come quello cui si è dovuto assistere: le scritte che, fuori dall'Artemio Franchi, oltraggiano Scirea e i caduti dell'Heysel stridono con il gesto di Chiellini e dei giocatori bianconeri che prima della partita depongono un mazzo di fiori sotto la Fiesole per omaggiare la memoria di Davide Astori.
Meglio pensare al campo, la partita lo merita: la Fiorentina è carica e parte forte, arrivando al tiro con Benassi, che sfiora il palo con una sventola di destro dal limite, e con Milenkovic, che stacca bene di testa, ma alza troppo la mira. La pressione viola impedisce alla Juve di manovrare con ordine e crea anche qualche fastidio, come quando Gerson va a disturbare il disimpegno di Chiellini e trova un rimpallo che finisce tra le braccia di Szczesny. Non appena il ritmo della Fiorentina cala però, i bianconeri prendono possesso del gioco, inizia a giocare costantemente nella metà campo avversaria e non appena vede un varco colpisce: Bentancur è eccezionale nel portare palla, scambiare con Dybala, arrivare al limite e incrociare il sinistro: Lafont rimane pietrificato e il pallone si infila nell'angolino.
La partita adesso è bellissima. Simeone non riesce a deviare da due passi il traversone di Milenkovic e Szczesny blocca, mentre Ronaldo e Cancelo sfiorano il raddoppio con due siluri dalla sinistra che terminano a lato. Anche Dybala è pericoloso da fuori area, ma Lafont arriva sul suo rasoterra e nel finale la punizione di Ronaldo da ottima posizione si stampa sulla barriera.
Anche nella ripresa la gara rimane vivace e come in avvio di partita Benassi si rende subito pericoloso con un rasoterra a fil di palo. I viola producono il massimo sforzo, raddoppiando continuamente, chiudendo ogni spazio e arrivando ancora al tiro con Chiesa che per due volte trova Szczesny piazzato. La Juve risponde con un'altra punizione di Ronaldo, questa volta intercettata da Lafont, ma è ancora la Fiorentina a rendersi pericolosa con Veretout e con il suo destro al volo dal limite bloccato da Szczesny. I toscani ci credono, spingono con foga, ma la Juve ha la solidità per resistere e colpire proprio nel loro miglior momento. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il pallone si impenna in area e Chiellini gira al volo in acrobazia: la conclusione è sporca, la difesa non riesce a intercettare ed è raddoppio.
La Fiorentina accusa il colpo e la Juve ne approfitta, continuando a spingere e trovando il gol che chiude la partita dopo altri dieci minuti: Mandzukic crossa dalla sinistra e Edmilson intercetta il traversone con il braccio. È rigore e Ronaldo trasforma con una sassata imparabile. CR7 lascia subito dopo il posto a Bernardeschi, venendo sostituito per la prima volta da quando è in bianconero. Nel finale entra anche Douglas Costa per Cuadrado, ma a questo punto la gara è chiusa e il risultato è già in cassaforte. Ed è un successo quanto mai prezioso, perché arrivato contro uno degli avversari più tosti, su uno dei campi più ostici. Il dicembre bianconero sarà duro, ma intanto inizia nel miglior modo possibile.