05042017nap juve tim match

NAPOLI-JUVENTUS 3-2

RETI: Higuain 32' pt, Hamsik8' st , Higuain 14' st, Mertens 16' st, Insigne 22' st

NAPOLI
Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (30' st Pavoletti); Callejon, Milik (16' st Mertens), Insigne.
A disposizione: Rafael, Sepe, Strinic, Albiol, Maggio, Maksimovic, Rog, Allan, Jorginho
Allenatore: Sarri

JUVENTUS
Neto; Dani Alves, Bonucci, Benatia, Alex Sandro; Rincon, Khedira; Cuadrado (25' st Pjanic), Dybala (30' st Barzagli), Sturaro (41' st Lemina); Higuain
A disposizione: Buffon, Audero, Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Asamoah, Mandragora, Marchisio
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Banti
ASSISITENTI: Giallatini, Dobosz
QUARTO UFFICIALE: Celi

AMMONITI: 25' pt Rincon, 28' pt Koulibaly, 30' pt Cuadrado, 30' pt Callejon, 25' st Diawara, 36' st Ghoulam, 40' st Pjanic, 43' st Dani Alves

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La Juve centra la sua terza finale di Coppa Italia consecutiva. Questo è l'unico dato di fatto che conta. Molto meno importa il risultato con cui i bianconeri arrivano all'ultima sfida che li vedrà di fronte alla Lazio: o meglio, il 3-2 con cui il Napoli si aggiudica la semifinale di ritorno è importante per certificare la forza degli avversari, nonostante la quale, il passaggio del turno viene ben presto ipotecato grazie ad uno straordinario Higuain, spietato autore di una doppietta.
OTTO CAMBI
Rispetto alla gara di campionato di domenica scorsa Allegri cambia parecchio: al di là di Bonucci, Khedira e del Pipita, il resto dell'undici titolare è tutto nuovo e in avanti, a supporto del centravanti argentino tornano Cuadrado e Dybala con Sturaro al posto dell'indisponibile Mandzukic.
DUE OCCASIONI, POI HIGUAIN
Ritmo alto, ricerca immediata delle fasce e della profondità, tocchi di prima... La Juve parte con un obiettivo preciso: segnare il gol che potrebbe chiudere il discorso qualificazione. Nei primi minuti i bianconeri comandano il gioco, ma il Napoli si conferma avversario tosto e in effetti il primo vero intervento deve compierlo Neto, che respinge il destro a botta sicura di Callejon, servito ottimamente da Insigne. L'altra vera, grossa opportunità di segnare capita a Rincon che approfitta di un disimpegno errato della difesa, ma ha troppa fretta di concludere e sbaglia la mira. A cancellare immediatamente il rammarico per l'occasione sfumata ci pensa Higuain: pallone servito da Sturaro, un tocco per controllarlo dieci metri fuori dall'area, un altro per spedirlo nell'angolino basso alla destra di Reina.

LA REAZIONE DEL NAPOLI
Nel finale del primo tempo arriva solo il colpo di testa di Koulibaly, ma in avvio di ripresa il Napoli sembra rivitalizzato e Milik e Chiriches provano ad alimentare le speranze dei tifosi partenopei con due sventole dalla distanza senza centrare la porta. Poi è ancora il centravanti polacco a farsi vedere con uno stacco di testa che costringe Neto al tuffo, quindi arriva il destro di Hamsik dal limite a riportare il punteggio in parità.
ANCORA IL PIPITA
Se sull'1-1 la rimonta poteva sembrare improbabile, ma quantomeno possibile, con il secondo timbro di Higuain il discorso sembra chiudersi definitivamente: una manciata di minuti dopo il pareggio, Cuadrado se ne va sulla destra e mette a entro area un pallone delizioso, sul quale si stampa il destro del Pipita, che termina la sua corsa gonfiando la rete.


NON È FINITA
Finita? Assolutamente no: il raddoppio premia l'atteggiamento e il gioco dei bianconeri, ma il nuovo pareggio gratifica la caparbietà del Napoli che con il nuovo entrato Mertens approfitta di un'incertezza di Neto e timbra immediatamente il 2-2. Proprio l'ingresso del belga al posto di Milik regala nuove geometrie alla squadra di Sarri, tutt'altro che rassegnata e ora anche più rapida nella manovra. Appena sei minuti dopo la rete di Mertens, il Napoli passa ancora: dalla destra Callejon trova a centro area Insigne, che calcia di prima intenzione e infila Neto sulla sinistra. Ora alla squadra di Sarri servono “solo” due gol per passare il turno e quella che poteva diventare una passeggiata si trasforma in una battaglia.
OBIETTIVO CENTRATO
Il Napoli si butta in avanti, ma al di là della foga, con il passare dei minuti, visto anche quanto speso durante la gara di campionato, comincia a mancare la lucidità. Allegri cambia, inserendo Pjanic, Barzagli e Lemina al posto di Rincon, Dybala e Sturaro e la Juve controlla il punteggio senza più rischiare nulla. Finisce 3-2 per il Napoli, ma quello che più conta è che finisce con i bianconeri in finale di Coppa Italia. La terza consecutiva. Scusate se è poco...

 

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