19112016 juventus pescara 3 0

JUVENTUS-PESCARA 3-0

RETI: Khedira 36' pt, Mandzukic 18' st, Hernanes 24' st

JUVENTUS
Neto; Rugani, Bonucci, Evra; Lichtsteiner (25' pt Cuadrado), Khedira (26' st Sturaro), Hernanes, Asamoah, Alex Sandro; Higuain, Mandzukic (39' st Kean)

A disposizione: Buffon, Audero, Chiellini, Lemina, Marchisio, Pjanic
Allenatore: Allegri

PESCARA
Bizzarri; Zuparic, Campagnaro (1' st Vitturini), Biraghi; Zampano, Memushaj, Brugman, Cristante (31' st Bruno), Crescenzi; Pettinari, Caprari (20' st Pepe)
A disposizione: Fiorillo, Aquilani, Muric, Manaj, Benali
Allenatore: Oddo

ARBITRO: Fabbri
ASSISITENTI: Posado, De Meo
QUARTO UFFICIALE: Vivenzi
ARBITRI D'AREA: Calvarese, Abbattista

AMMONITI: 45' pt Crescenzi, 42' st Bruno

«La prima partita dopo la sosta è sempre insidiosa», aveva avvertito Allegri alla vigilia. Beh, i suoi ragazzi devono averlo ascoltato attentamente, perché onde evitare di correre rischi dominano per novanta minuti e riprendono la marcia in campionato abbattendo il Pescara con uno scambio di cortesie tra Khedira e Mandzukic e una fiondata di Hernanes. Per Neto, in campo al posto di Buffon, l'unica preoccupazione è riuscire a scaldarsi, visto il freddo pungente della serata. Nel finale c'è spazio anche per l'esordio di Moise Kean, il primo “millenial” a giocare in Serie A.

Tutto bello e semplice dunque? Neanche troppo a dire il vero, perché com'era lecito aspettarsi, il Pescara si presenta con una difesa blindata e quando la Juve passa la tre quarti campo è facile vedere almeno otto maglie gialle a ridosso dell'area di rigore. Per superare una simile muraglia non c'è altro da fare che affidarsi al palleggio, aspettando un movimento sbagliato degli avversari o una giocata individuale. La cerca Higuain al 13', girando verso la porta il tocco di Alex Sandro, ma trova la deviazione in angolo della difesa abruzzese.

La combinazione tra i due si ripete poco dopo: il cross del brasiliano è invitante ed è anche ottima la scelta di tempo del Pipita, che di testa indirizza verso il secondo palo e mette a lato di poco.

L'argentino è pimpante e non si limite ad aspettare il pallone buono in area, ma spesso arretra per impostare e in fase di non possesso è il primo a portare il pressing sugli avversari.

Con il passare dei minuti la Juve alza il ritmo e stazione stabilmente dalle parti di Bizzarri, anche se rischia su un guizzo di Caprari, che prende il tempo a Rugani e arriva a concludere da ottima posizione, senza centrare la porta.

Al 25' Allegri deve rinunciare a Lichtsteiner e inserisce Cuadrado. La sostituzione non cambia l'assetto tattico, ma regala ai bianconeri quel pizzico di imprevedibilità che dieci minuti più tardi si rivela decisiva: il colombiano parte palla al piede dalla tre quarti, punta l'uomo e tocca per Khedira che, dopo uno scambio stretto al limite dell'area con Mandzukic, infila il diagonale nell'angolino alla destra di Bizzarri.

L'1-0 non basta ai bianconeri, che in avvio di ripresa sfiorano il raddoppio con Higuain: un retropassaggio sbagliato di Cristante mette il Pipita nelle condizioni di calciare dal limite, ma il suo desto colpisce il palo esterno e termina a lato.

L'approccio dei bianconeri ora è anche più convinto rispetto al primo tempo e dopo un altro tentativo di Higuain, respinto da Bizzarri, arriva la zampata vincente di Mandzukic: Khedira restituisce il favore del primo tempo, deviando di testa uno spiovente dalla sinistra e trasformandolo in un assist perfetto per il croato che scatta sul filo del fuorigioco e al volo tocca in rete.

La Juve continua a martellare e se Higuain non centra la porta mettendo alto di poco un colpo di testa da buona posizione, ci pensa Hernanes a rendere più corposo il punteggio con un magnifico destro da una ventina di metri che sfiora il palo e si infila alle spalle di Bizzarri.
Lo Stadium applaude il Profeta e si spela le mani anche per l'ingresso nel finale di Kean, al posto di Mandzukic. La gara però ormai ha poco da dire e per mostrare il suo talento il giovanotto dovrà aspettare altre occasioni. Visti i suoi sedici anni, non mancheranno di certo.

 

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