26102016 juventus sampdoria 4 1

JUVENTUS-SAMPDORIA 4-1

RETI: Mandzukic 4' pt, Chiellini 9' pt, Schick 12' st, Pjanic 20 'st, Chiellini 41' st

JUVENTUS
Neto; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Evra (40' pt Alex Sandro); Khedira, Marchisio (27' st Lemina), Pjanic (37' st Asamoah); Cuadrado, Higuain, Mandzukic
A disposizione: Audero, Loria, Benatia, Barzagli, Rugani, Lichtsteiner, Sturaro, Hernanes, Kean
Allenatore: Allegri

SAMPDORIA
Puggioni; Sala, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto (29' st Djuricic), Cigarini, Praet; Alvarez; Budimir (16' st Quagliarella), Schick (16' st Muriel)
A disposizione: Tozzo, Amuzie, Krajnc, Pedro Pereira, Eramo, Linetty, Palombo, Fernandes, Torreira
Allenatore: Giampaolo

ARBITRO: Russo
ASSISTENTI: Preti, Marzaloni
QUARTO UFFICIALE: Dobosz
ARBITRI D'AREA: Doveri, Aureliano

AMMONITI: 42' pt Silvestre, 17' st Barreto, 43' st Cigarini


Una vittoria mai davvero in discussione, impreziosita da quattro gol e da altrettante ottime notizie: intanto, prima fra tutte, il rientro di Claudio Marchisio, dopo 182 giorni dall'infortunio patito lo scorso aprile contro il Palermo. È stato assente per molto meno, solo dall'inizio di ottobre, Giorgio Chiellini, masi gusta il ritorno con una doppietta. Altro rientro da festeggiare è quello di Asamoah, impiegato negli ultimi minuti, e per concludere, “last but not least”, ecco il primo gol stagionale di Mario Mandzukic, che apre le danze.

Si diceva di Marchisio: il Principino si piazza in mezzo a Pjanic e Khedira e prende subito il comando delle operazioni. In fase difensiva i bianconeri si schierano con una linea a quattro, dalla quale però Evra è pronto a sganciarsi e a salire sulla sinistra, mentre dalla parte opposta Dani Alves può rimanere più arretrato. A spingere ci pensa Cuadrado ed è dal suo piede che dopo appena parte quattro minuti parte un traversone delizioso, che nell'area piccola trova il tuffo di testa di Mandzukic e la prima rete stagionale del gigante croato.

Un'incornata tira l'altra, è il caso di dire: tempo di creare una nuova azione offensiva ed ecco che dal corner di Pjanic, nasce il secondo gol, questa volta firmato da Giorgio Chiellini, con uno stacco imperioso.

Al di là dell'uno-due che ovviamente indirizza subito la gara, la manovra della Juve è fluida e piacevole e anche quando si tratta di recuperare palla la concentrazione non cala, nonostante il doppio vantaggio. Una situazione che si verifica di rado per altro, perché il gioco è perennemente in mano ai bianconeri, che dimostrano di avere ben più soluzioni per arrivare dalle parti di Puggioni. Una di queste è il lancio in profondità di Bonucci: dalla sua sventagliata, nasce la combinazione tra Mandzukic e Higuain che porta l'argentino a colpire l'esterno della rete. Le due punte si cercano spesso e volentieri e attaccando la profondità, tengono in costante apprensione la difesa doriana.

La gara è insomma a senso unico, ma bisogna prestare attenzione a non commettere errori che possano permettere agli avversari di rifarsi sotto. In effetti la prima azione dei blucerchiati degna di nota nasce da un pallone perso da Dani Alves, che permette ad Alvares di arrivare sul fondo e di pescare l'inserimento di Budimir, il cui diagonale sfiora il palo.

Gli ospiti prendono coraggio e ci provano anche con Alvares, che impegna Neto con un rasoterra dal limite, ma la Juve torna subito in controllo del match.

A cinque minuti dalla fine del primo tempo si ferma Evra, costretto a lasciare il posto ad Alex Sandro, ma anche nella ripresa tatticamente non cambia nulla. Quello che cambia è l'atteggiamento dei bianconeri, ora un po' troppo rilassato. Giocando a ritmi bassi e con eccessiva leggerezza, si finisce per commettere errori e d è quanto accade a Chiellini che, al 12', nel tentativo di cambiare gioco e servire Dani Alves, sbaglia la misura del passaggio e serve involontariamente Praet. Il belga punta l'area, arriva sul fondo e tocca centralmente per Schick, che calcia in corsa e spedisce alle spalle di Neto.

Quella che sembrava una gara senza più molto da dire, si riapre improvvisamente e Giampaolo vedendo la rimonta possibile, cambia la coppia d'attacco, mandando in campo Muriel e l'ex Quagliarella. La Juve però si scuote e in due minuti confeziona due golose palle gol, entrambe con Khedira: nella prima occasione il tedesco chiama Puggioni alla respinta di piede con un rasoterra velenoso, nella seconda non riesce a chiudere nell'area piccola il triangolo con Mandzukic per l'intervento della difesa doriana.

È il preludio del terzo gol bianconero, firmato non senza fatica da Pjanic che, servito dalla sponda aerea di Cuadrado, indirizza in porta, ma trova l'affannosa respinta di Puggioni. Sul pallone si avventa Higuain, il cui tentativo, ribattuto da Silvestre, si trasforma in un nuovo assist per il bosniaco che questa volta spedisce in rete.

La partita è nuovamente in cassaforte, ma ha ancora qualcosa da raccontare. Intanto l'ovazione per Marchisio, che al 27' lascia il posto a Lemina, dopo un'ottima prestazione. Quindi il tentativo di Higuain che, pescato in area con un lancio di 50 metri da Pjanic, arriva al tiro, ma trova la risposta di Puggioni. Poi il rientro di Asamoah, che prende il posto di Pjanic a dieci minuti dal termine. Infine il quarto gol, firmato ancora di testa, ancora da Chiellini, che arriva a deviare la punizione di Cuadrado per firmare la sua seconda doppietta in A e chiudere definitivamente i conti.

 

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