29102016 juvenapoli2 1

JUVENTUS-NAPOLI 2-1

RETI: Bonucci 5' st, Callejon 9' st, Higuain 25' st

JUVENTUS
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini (39' pt Cuadrado); Lichtsteiner, Khedira, Hernanes (31' st Sturaro), Pjanic (23' st Marchisio), Alex Sandro; Higuain, Mandzukic.

A disposizione: Neto, Audero, Dani Alves, Rugani, Evra, Benatia, Asamoah, Lemina, Kean
Allenatore: Allegri

NAPOLI
Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Allan (31' st Zielinski), Diawara, Hamsik (37' El Kaddouri); Callejon, Mertens, L. Insigne (16' st Giaccherini)

A disposizione: Rafael, Sepe, Maksimovic, Tonelli, Maggio, Strinic, Rog, Jorginho, R. Insigne
Allenatore: Sarri

ARBITRO: Rocchi
ASSISTENTI: Meli, Costanzo
QUARTO UFFICIALE: Tonolini
ARBITRI D'AREA: Orsato, Damato
AMMONITI: 21' pt Chiellini, 22' pt Alex Sandro, 30' pt Insigne, 16' st Hernanes, 40' st Mandzukic

Era l'uomo più atteso, cercato da ogni fotografo, da ogni telecamera. Era quello su cui erano puntati gli occhi di tutti. In una situazione del genere un giocatore potrebbe sentire troppa pressione e defilarsi. Un campione no. Un campione la pressione non solo la regge, la trasforma in adrenalina e se ne ciba. Non è certo scoperta di questa sera che Gonzalo Higuain appartenga alla seconda categoria, ma lui decide di ribadirlo a modo suo, firmando il gol che decide Juve-Napoli e manda i bianconeri a più sette sui partenopei e, momentaneamente a più cinque sulla Roma.
L'argentino si prende la scena a venti minuti dalla fine di una partita tesa, combattuta, che offre il meglio nella ripresa, con i gol di Bonucci e Calljon e la firma decisiva del Pipita.

Nel primo tempo in effetti lo spettacolo migliore lo offre lo Stadium, che si presenta con il vestito della festa e fa registrare il record di incasso in campionato e assoluto di presenze. Il pubblico deve pazientare per vedere qualcosa che strappi un applauso, perché le due squadre si rispettano fino all'eccesso e per venti minuti, al di là del possesso palla dei bianconeri e dell'atteggiamento guardingo del Napoli, c'è ben poco da segnalare.

La prima occasione nasce dal traversone di Alex Sandro e dall'uscita di Reina, che a anticipa Mandzukic, ma consegna il pallone a Lichtsteiner, il cui destro dal limite finisce però sopra la traversa. La seconda non tarda ad arrivare, grazie alla verticalizzazione di Khedira che trova Higuain in area, anticipato al momento di concludere.

Il Napoli si fa vivo solo alla mezz'ora, con il rasoterra dalla distanza di Allan, bloccato a terra da Buffon. Il gioco è in mano alla Juve, ma la gara rimane contratta e poco spettacolare. Al 40' Allegri perde Chiellini e invece di mandare in campo Benatia e mantenere la difesa a tre, opta per Cuadrado, dando un chiaro segnale alla squadra: si deve osare di più.

Il messaggio evidentemente viene ripetuto negli spogliatoi, perché quando i bianconeri tornano in campo dopo il riposo hanno tutta un'altra marcia e dopo aver chiuso il Napoli nella propria area per cinque minuti passano con Bonucci, che approfitta di uno svarione di Ghoulam: il tentativo di rinviare del difensore azzurro è tanto maldestro, quanto potente e precisa è la fiondata di Bonucci che colpisce al volo e spedisce alle spalle di Reina.

Ora è una partita nuova e il Napoli esce dal guscio, reagendo con veemenza allo svantaggio. Barzagli e Mandzukic salvano per due volte nell'are piccola, ma al terzo tentativo gli ospiti pareggiano con Callejon, che viene pescato da Insigne a due passi da Buffon e lo supera con un tocco in diagonale.

Con il punteggio di nuovo in equilibrio, si torna al copione del primo tempo, con la Juve che prova a farsi sotto, ma viene respinta dalla difesa avversaria e deve anzi guardarsi dalle ripartenze. Allegri sostituisce Pjanic con Marchisio e il Principino torna all'antico ruolo di mezz'ala. Tre minuti dopo il cambio, la Juve torna in vantaggio: Higuain inizia l'azione cercando in area Khedira e dopo la corta respinta di Ghoulam, arriva per primo sul pallone, scaraventando nell'angolino un rasoterra imprendibile. Il Pipita non esulta, al contrario dello Stadium, che torna a scaldarsi e a farsi sentire.
Ora bisogna evitare di permettere al Napoli di rifarsi sotto, perché quando non hanno nulla da perdere i partenopei si fanno immediatamente più pericolosi e la fiondata di Mertens che sfiora l'incrocio è un utile memorandum. Allegri si prepara all'ultimo quarto d'ora di lotta inserendo Sturaro al posto di Hernanes e riportando Marchisio in regia.

La Juve continua a fare la gara e ora ha più spazio per attaccare, ma deve comunque stare attenta, specie sui calci piazzati: un triangolo ampio quanto tutto il campo tra Cuadrado e Higuain si conclude con il colpo di testa a lato del Pipita, mentre dalla parte opposta è Mandzukic ad alzare sopra la traversa il tocco di testa di El Kaddouri. Rimane questo l'unico rischio corso dai bianconeri. Il resto è sana gestione della partita, del pallone e del cronometro. E applausi scroscianti al fischio finale.

 

 

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