27092014atalantajuve0-3

ATALANTA-JUVENTUS 0-3

RETI: Tevez 35' pt, Tevez 14' st, Morata 38' st

ATALANTA Sportiello; Zappacosta, Biava, Benalouane, Dramè; Estigarribia (4' st Molina), Baselli (19' st Cigarini), Carmona, Gomez (30' st Bianchi); Boakye, Denis. A disposizione: Avramov, Scaloni, Cherubin, Stendardo, Del Grosso, D'Alessandro, Raimondi, Migliaccio, Moralez. Allenatore: Colantuono

JUVENTUS Buffon; Ogbonna, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Vidal (25' st Pereyra), Evra; Llorente (22' st Morata), Tevez (40' st Coman).
 A disposizione: Storari, Rubinho, Asamoah, Padoin, Mattiello, Pepe, Giovinco. Allenatore: Allegri

ARBITRO: Orsato ASSISTENTI: Giallatini, Bianchi QUARTO UFFICIALE: Preti ARBITRI D'AREA: Cervellera, Merchiori

AMMONITI: 21' pt Benalouane, 30' st Marchisio, 13' st Chiellini, 28' st Molina, 30' st Evra

 

La Juve non si ferma più. I bianconeri tornano da Bergamo con tre punti pesantissimi, ottenuti al termine della gara forse più difficile giocata finora. Perché La determinazione con cui l'Atalanta ha affrontato i Campioni d'Italia è da applausi e il fatto che sia comunque maturata una vittoria convincente, meritata e larga nel punteggio, è un ulteriore merito per la squadra di Allegri e per i suoi fuoriclasse, Tevez e Buffon su tutti.

Colantuono aveva promesso una squadra aggressiva e i primi minuti confermano le intenzioni del tecnico nerazzurro: Baselli è subito pericoloso con una sventola dal limite fuori di poco e la caparbia azione di Dennis in area crea un po' di apprensione fino a quando Ogbonna non riesce a spazzare. Per la prima volta in questo campionato la Juve si trova di fronte un avversario audace, che fa gioco, pressa alto e attacca senza timori reverenziali.

La serenità con cui i bianconeri gestiscono la novità è quella di una squadra matura, paziente e consapevole della propria forza. E' come se la foga dei bergamaschi facesse parte di un copione già scritto, del quale si conosce bene la fine.

Così, ad ogni sgroppata dei nerazzurri, la Juve risponde con giocate fluide, nonostante l'asfissiante marcatura a uomo di Boakye su Marchisio, che toglie il regista dal vivo delle azioni. In compenso Tevez riesce a muoversi tra le linee e va al tiro quattro volte: la prima è a lato, la seconda respinta involontariamente da Pogba, la terza e la quarta vengono bloccate da Sportiello.

Più passano i minuti, più la partita trova un unico padrone. L'Atalanta non rinuncia a giocare, ma è costretta ad arretrare il baricentro e la Juve si piazza in pianta stabile sulla tre quarti avversaria. Era quello che temeva Colantuono alla vigilia: “se ti fai schiacciare, prima o poi segnano”, aveva detto. E aveva ragione. Il gol, tanto per cambiare, porta la firma di Carlos Tevez, il quinto in altrettante gare stagionali, il ventiduesimo in 38 partite di campionato con la Juve. La rete nasce dall'accelerazione  di Lichtsteiner che arriva sul fondo ed elude l'uscita di Sportiello con un tocco morbido verso Vidal. Il cileno viene anticipato, ma il pallone è ancora vivo al centro dell'area di rigore, con la porta sguarnita e per uno come l'Apache è un invito a nozze. Il suo scatto brucia l'erba e Zappacosta e il tocco diventa una formalità.

Dopo cinque minuti potrebbe arrivare il raddoppio: Evra recupera un pallone in zona d'attacco e mette in mezzo per Pogba. Il destro al volo è sporco e si trasforma in un assist per la testa di Llorente, che anticipa l'uscita di Sportiello, ma mette a lato.

Il raddoppio mancato rischia di costare caro: al 13' della ripresa, Molina, entrato in campo al posto di Estigarribia, viene atterrato in area da Chiellini e Orsato concede il rigore. Sul dischetto si presenta Dennis che angola parecchio il tiro, ma calcia troppo debolmente per superare uno come Buffon. Il capitano si distende sulla sua sinistra e respinge, dando il via all'azione che chiude la partita con mezz'ora d'anticipo. La Juve capovolge il campo, Evra appoggia al limite per Tevez e  l'argentino spara un rasoterra che Sportiello riesce solo a toccare, senza impedire al pallone di rotolare in rete.

Un doppio colpo da ko per l'Atalanta, cui va riconosciuto il merito di non abbattersi e di continuare a lottare con la stessa foga dei primi minuti. Molina arriva anche a sfiorare la traversa con un sinistro teso  e potente, ma è ancora la Juve a festeggiare. E a dimostrazione di quanto tutta la rosa sia di primissimo livello, il terzo gol è confezionato da due nuovi entrati: Pereyra crossa, Morata  colpisce e piazza il pallone di testa alle spalle di Sportiello, firmando la sua prima rete in bianconero.

Arriva così il quinto successo in campionato, il sesto stagionale, tutti ottenuti dominando e senza subire reti. In Europa solo il Barcellona è riuscito a fare altrettanto. Vorrà pur dire qualcosa...

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