30092015 juventus siviglia 2 0

JUVENTUS-SIVIGLIA 2-0


RETI: Morata 41' pt, Zaza 42' st

JUVENTUS
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Evra; Khedira (31' st Alex Sandro), Hernanes, Pogba; Cuadrado, Dybala (43' st Rugani), Morata (35' st Zaza)
A disposizione: Neto, Lemina, Pereyra, Vitale
Allenatore: Allegri

SIVIGLIA
Sergio Rico; Coke, Andreolli, Kolodziejczak, Tremoulinas; Krychowiak, N’Zonzi (21' st Iborra), Konoplyanka; Krohn-Dehli; Reyes (34' st Munoz), Gameiro (21' st Immobile)
A disposizione: Soria, Mariano, Luismi, Cristoforo
Allenatore: Emery

ARBITRO: Eriksson (SWE)
ASSISTENTI: Klasenius (SWE), Wärnmark (SWE)

QUARTO UFFICIALE: Culum (SWE)

ARBITRI D'AREA: Johannesson (SWE), Strömbergsson (SWE)

AMMONITI: 33' st Coke


Ora non resta che trovare continuità. Perché la strada imboccata questa sera dalla Juve è giusta, giustissima. I bianconeri dominano il Siviglia dal primo all'ultimo minuto, concedendola miseria di un tiro in porta, per altro tutt'altro che irresistibile, offrono un gioco piacevole, a tratti spumeggiante, e soprattutto, dimostrano progressi notevoli, come intesa e personalità. Aver ritrovato Khedira certo aiuta parecchio, ma altrettanto prezioso è l'atteggiamento con cui iniziano la gara.

Trenta secondi e Morata libera Pogba in area, che gira però poco convinto, forse credendosi in fuori gioco e mette sopra la traversa. Alta anche la deviazione di Dybala, servito da Cuadrado dopo un bello spunto sulla destra.

È una Juve camaleontica quella presentata da Allegri, grazie soprattutto al lavoro di Evra sulla sinistra: quando i bianconeri attaccano il francese sale, portandosi anche oltre i centrocampisti, mentre in fase difensiva, è pronto a tornare sulla linea di Barzagli, Bonucci e Chiellini. Dalla parte opposta tocca a Cuadrado coprire la fascia, rientrando ad aiutare Khedira e compagni, ma proponendosi anche come l'uomo in più quando c'è da ripartire.

L'effetto è notevole, perché i bianconeri chiudono bene e in avanti sono pericolosi, con la conclusione di Hernanes, a lato di un soffio, e l'ottima combinazione Cuadrado-Khedira-Dybala, chiusa dal sinistro a giro dell'argentino che sfiora l'incrocio.

Proprio Khedira merita una menzione speciale. Il suo rientro si sente, eccome: non solo per la mole di palloni che recupera e per la lucidità con cui serve i compagni, ma anche per il peso delle sue sortite offensive, come quando poco dopo la mezz'ora controlla di petto sulla linea di fondo e serve in area Dybala, che però scivola al momento del tiro.

E che dire di Barzagli? La Roccia si riscopre terzino di spinta, capace di farsi cinquanta metri di sgroppata per arrivare a crossare dal fondo un pallone che nessun compagno segue, ma anche di pennellare di prima intenzione sulla testa di Morata il traversone che vale l'1-0 e che permette allo spagnolo di segnare il suo quinto gol consecutivo in Champions, contando anche la passata stagione. Prima di lui c'era riuscito solo un certo Alex Del Piero, 20 anni fa.

È il sigillo su un primo tempo a senso unico, che sarebbe stato delittuoso chiudere in parità, visto che il primo tiro in porta del Siviglia arriva poco prima di rientrare negli spogliatoi ed è un rasoterra morbido, bloccato da Buffon. Sarà l'unico della gara per la squadra di Emery.

Anche nella ripresa la Juve è l'unica squadra a proporre gioco e ha la pazienza di affidarsi ad un prolungato palleggio per stanare gli spagnoli, sempre più arroccati nella propria metà campo. A bucare la difesa ci prova Dybala, che riceve in verticale da Bonucci e arriva al tiro, trovando la risposta di Sergio Rico. Cresce anche Pogba, che apre e chiude un'azione da manuale, saltando di forza l'uomo a metà campo, servendo Cuadrado e coordinandosi per una spettacolare sforbiciata, dopo aver ricevuto il traversone del colombiano.

A Dybala non vengono risparmiati colpi proibiti, anche perché spesso stenderlo è l'unico modo per fermarlo. È lui stesso a procurarsi e a calciare la punizione dal limite respinta da Sergio Rico, attento anche sulla sassata di Cuadrado. Alla mezz'ora Allegri concede un po' di meritatissimo riposo a Sami Khedira, che esce tra uno scroscio di applausi e manda in campo Alex Sandro, quindi cambia Morata con Zaza, che battezza l'esordio in Champions con una fuga di quaranta metri palla al piede e il rasoterra che vale il 2-0. Un gol da dividere con Dybala, che va a rubare palla a metà campo e viene steso, permettendo così all'attaccante lucano di involarsi e di chiudere una partita che fa della Juve l'unica capolista del Gruppo D. E che non potrà che darle una nuova convinzione anche in chiave campionato.

 

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