14052016 juventus sampdoria 5 0

JUVENTUS-SAMPDORIA 5-0

RETI: Evra 5' pt, Dybala (rig) 15' pt, Dybala 37' pt, Chiellini 32' st, Bonucci 40' pt

JUVENTUS
Neto, Bonucci, Barzagli, Chiellini; Lichtsteiner, Pereyra (21' pt Sturaro), Hernanes, Pogba, Evra; Dybala (22' st Morata), Mandzukic (30' st Zaza)
A disposizione: Buffon, Rubinho, Rugani, Padoin, Asamoah, Cuadrado, Lemina
Allenatore: Allegri

SAMPDORIA
Brignoli; Diakitè, Silvestre, Skriniar; Sala (10' pt Ranocchia), Correa (31' st Soriano), Krsticic, Barreto, Dodò; Alvarez; Quagliarella (40' pt Ponce)
A disposizione: Puggioni, Cassani, Rodriguez, Pedro Pereira, Palombo, Muriel, Calò, De Silvestri
Allenatore: Montella

ARBITRO: Gavillucci
ASSISTENTI: Bindoni, D'Apice
QUARTO UFFICIALE: Pegorin
ARBITRI D'AREA: Fabbri, Abisso

AMMONITI: 21' pt Chiellini, 36' pt Hernanes, 37' pt Sala
ESPULSI: 14' pt Skriniar


Cinque gol e una passerella di novanta minuti, per sfilare con le nuove maglie e chiudere il campionato a 91 punti. Poi un'altra passerella, meno lunga, ma ben più esaltante, per percorrere i metri che separano l'ingresso degli spogliatoio dal palco allestito a metà campo, alzare la Coppa e prendersi l'ovazione dello Stadium.

La Juve si gode la festa scudetto e anche se è la quinta consecutiva, da queste parti non se ne ha mai abbastanza. In un pomeriggio del genere la partita con la Samp è un contorno, non il piatto forte, ma i bianconeri se lo gustano comunque. Anche perché c'è ancora un trofeo da conquistare e tra una settimana appena si giocherà contro il Milan per la Coppa Italia. Quindi la partita di oggi, per quanto i punti non contino, serve, eccome, a prepararsi all'ultimo atto della stagione.

Basti dire che pur schierando la difesa a tre più classica e collaudata, Allegri piazza Barzagli al centro tra Bonucci e Chiellini, proprio per permettere ad Andrea di prendere dimestichezza con la posizione in vista della finale di Roma, dove non ci sarà Bonucci, squalificato.

I primi a farsi sotto sono i doriani, con il sinistro di Alvarez respinto da Neto. Poi inizia lo show: passano appena cinque minuti e la Juve è già in vantaggio con uno spettacolare tutto di testa di Evra che spicca il volo per piazzare sotto l'incrocio la punizione di Dybala.

La Joya è ispirata e dopo neanche dieci minuti dal primo assist ne confeziona un secondo, lanciando Mandzukic in contropiede. Il croato si presenta davanti a Brignoli e viene steso senza troppi complimenti da Skriniar, che si vede sventolare davanti agli occhi un sacrosanto cartellino rosso. È rigore, naturalmente, e Dybala infila il rasoterra a fil di palo.

Passano altri cinque minuti e l'argentino potrebbe piazzare la doppietta, se Brignoli non arrivasse a deviare la sua sventola in diagonale. Il duello tra i due prosegue anche quando Hernanes, dopo una serpentina a metà campo, lancia la Joya che arriva al limite e cerca l'angolino, trovando ancora la risposta del portiere doriano.

La Juve diverte e si diverte: Dybala, ancora lui, inventa un altro assist, questa volta per Lichtsteiner, che di testa supera Brignoli e centra l'incrocio. Mandzukic parte ancora una volta in contropiede, si accentra e prova il rasoterra che, deviato, sfiora il palo. Questa però è la giornata di Dybala che in due minuti fa letteralmente spellare le mai allo Stadium. Prima recuperando palla e auto lanciandosi con un doppio pallonetto e scaricando il sinistro alto. Poi aggiustando la mira e infilando una saetta dal limite alle spalle di Brignoli.

E Pogba? Anche il francese vorrebbe partecipare alla festa e scheggia la traversa con un destro da una trentina di metri nel finale di primo tempo. Lo spettacolo continua anche in avvio di ripresa con Mandzukic libera con il tacco Chiellini che conclude in suo inserimento calciando su Brignoli. Poi il ritmo inevitabilmente cala e iniziano i cambi: Sturaro entra al posto di Pereyra e Morata sostituisce Dybala che si prende la standing ovation dello Stadium. Pogba ci prova ancora dalla distanza, sfiorando il palo, quindi tocca a Zaza rilevare Mandzukic.

La partita avrà anche poco da dire, ma c'è comunque ancora da stropicciarsi gli occhi per la sventola di contro balzo con cui Chiellini infila il pallone nel sette e impreziosisce la sua 400° presenza in bianconero. Oppure per il tempismo con cui Bonucci arriva sul corner di Hernanes, deviato di testa da Morata e mette a segno il 5-0. E per andare ad alzare la quinta Coppa di Campione d'Italia è proprio il punteggio perfetto. Ora la festa può davvero iniziare. O meglio, continuare...

 

 

 

 

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