03020216 juventus genoa1 0

JUVENTUS-GENOA 1-0

RETI: De Maio (aut.) 30' pt

JUVENTUS
Buffon; Caceres (18' st Rugani), Bonucci, Barzagli; Cuadrado, Padoin, Marchisio, Pogba, Evra (41' pt Alex Sandro); Dybala, Morata (9' st Zaza)
A disposizione: Neto, Rubinho, Rugani, Sturaro, Lichtsteiner, Pereyra, Lemina, Hernanes
Allenatore: Allegri

GENOA
Perin; Munoz, De Maio, Izzo; Ansaldi, Rigoni, Dzemaili (36' st Matavz), Gabriel Silva; Ntcham (13' st Capel), Pavoletti, Cerci (9' st Suso)
A disposizione: Lamanna, Rincon, Burdisso, Marchese, Laxalt, Tachtsidis, Fiammozzi, Pandev, Lazovic
Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Russo
ASSISTENTI: Marzaloni, Paganessi
QUARTO UFFICIALE: Valeriani
ARBITRI D'AREA: Mariani, Maresca

AMMONITI: 34' pt Munoz, 39' pt Bonucci, 19' st Capel, 28' st Rigoni

ESPULSI: 46' st Zaza

E sono tredici in fila. Ed è un nuovo record per la Juve, che supera se stessa e sigla il nuovo primato di vittorie consecutive in campionato, battendo anche il Genoa con una prodezza di Cuadrado e limitandosi poi a controllare il gioco. Il massimo risultato con il minimo sforzo si può dire in questo caso, perché la gara contro i rossoblu è una delle meno vivaci del filotto, ma del resto, scendendo in campo ogni tre giorni, non si può sempre andare a 100 all'ora.

I rossoblu poi sono notoriamente tignosi e si confermano tali anche allo Stadium, lasciando pochi spazi e poco tempo per ragionare ai talenti bianconeri. La manovra sarà forse meno fluida del solito, ma in campo c'è classe a sufficienza per costruire occasioni anche con giocate individuali. Dopo una decina di minuti Dybala conclude la propria accelerazione con un sinistro rasoterra da lontano, sfiorando il palo, poco dopo Pogba lo imita da calcio piazzato, quindi, dopo una lunga fase di stanca, tocca a Cuadrado lasciare il segno: il colombiano parte dalla destra, lascia sul posto Izzo, arriva sul fondo e lascia partire un tiro-cross rasoterra che De Maio, nel tentativo di respingere, devia alle spalle di Perin.


Il primo tempo non offre molto altro, se non l'ingresso in campo di Alex Sandro per Evra e la legnata di Pogba da 30 metri, a lato, mentre la ripresa si apre con più verve: dopo pochi secondi, un retropassaggio azzardato di Alex Sandro porta Pavoletti al tiro e Buffon respinge con qualche difficoltà. Il Genoa prova a spingere e per qualche minuto costringe la Juve nella propria metà campo. Allegri cambia Morata con Zaza e al primo pallone toccato l'attaccante lucano, liberato in area da Dybala, potrebbe confermare la sua eccellente media realizzativa, ma il suo rasoterra viene bloccato a terra da Perin.

Al 18' la Juve perde Caceres, caduto malamente dopo un contrasto aereo, e al suo posto entra Rugani. Tatticamente non cambia nulla e anche a livello di gioco non ci sono scossoni, anzi si torna sui ritmi blandi della prima parte di gara. Giusto alla mezz'ora un contropiede imbastito da Pogba per Cuadrado crea qualche sussulto, ma il colombiano viene contrastato efficacemente e Perin può fermarne la corsa con un'uscita bassa.

Sarà anche una Juve meno brillante del solito, ma rimane comunque tremendamente solida e il Genoa non si affaccia dalle parti di Buffon neanche quando gli uomini di Allegri restano in dieci negli ultimi minuti, dopo l'espulsione di Zaza che entra in maniera scomposta su Izzo e rimedia il rosso diretto.

I bianconeri capitalizzano così al massimo la giocata di Cuadrado del primo tempo e continuano la propria corsa, rimanendo in scia del Napoli, vittorioso a Roma contro la Lazio. Ora c'è il Frosinone, ma quando si tornerà allo Stadium, il 13 febbraio, ci sarà proprio la sfida contro i partenopei. Ecco perché il record di vittorie non può, non deve fermarsi.

 

 

 

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